29 Ottobre 2024

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Perché un brand fallisce?

Le principali cause e 6 falsi miti che possono minare la solidità di un brand e portarlo al fallimento

Social, libri, televisione e, in generale, la vita di ogni giorno sono intrisi di storie esemplari, storie di chi ce l’ha fatta, storie di successo. Gli errori, il fallimento sono troppo spesso poco contemplati.

Eppure, tralasciando la classica retorica del “sbagliando si impara”, è importante parlare anche delle situazioni in cui come brand o azienda si può fallire.

Così come un brand può fiorire, può anche sparire! Conoscere alcune delle situazioni che possono condurre su quest’ultima strada ti aiuta a stare in guardia ed evitare che questa opzione si profili all’orizzonte.

Aziende grandi e piccole, nuovi e consolidati imprenditori, prodotti innovativi e best seller: può succedere a tutti!

Cerchiamo di capire in quali casi è probabile che un servizio, un prodotto o un’idea non rispecchino le aspettative e si rivelino un insuccesso.

Quali sono le cause più comuni del fallimento di un brand?

I fallimenti di un brand possono dipendere da uno o più fattori che agiscono anche in concomitanza. Alcune situazioni sono abbastanza comuni e possono riscontrarsi in diverse realtà.

Comprendere queste cause può aiutarti a evitare errori simili e a padroneggiare le sfide del tuo brand in modo più efficace. Analizziamo, dunque, tali aspetti.

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Brand extension

È uno dei casi più classici: chi non desidera ampliare la propria attività? Farlo significa andare oltre la propria zona di comfort ed espandersi con nuove proposte, in una zona del mercato dove non si è ancora posizionati.

Può trattarsi di un ampliamento:

  • della linea, dunque viene aggiunto un prodotto o servizio con caratteristiche diverse da quello principale
  • della categoria, ovvero si va su una categoria merceologica del tutto differente da quella usuale.

Sia chiaro, una novità quando è ben pianificata e strutturata può portare benefici all’azienda. Il problema sorge quando non è stata studiata la proposta o non viene mostrata in modo adeguato al pubblico.

Scarsa comprensione del mercato

In questo caso vanno valutati due aspetti:

  1. la comprensione del mercato attuale nel quale ci si muove
  2. la conoscenza delle variazioni che avvengono sul mercato.

Nel primo caso, si rischia di ignorare le esigenze dei consumatori e le azioni dei competitor, restando inevitabilmente nell’ombra.

Nel secondo caso, non si è in grado di restare aggiornati sulle tendenze, sulle tecnologie e sulle novità del mercato, restando fermi a un contesto che non risponde più a quello reale.

La mancanza di adattabilità o la resistenza al cambiamento sono vie piuttosto veloci per portare un brand al fallimento. 

Ogni tanto mettere alla prova il tuo brand e, se necessario, affrontare un restyling o rebranding, può salvare davvero la tua attività.

Mancanza di differenziazione

Uno dei motivi per cui un brand fallisce è la sua incapacità di distinguersi dalla concorrenza. Se un marchio non offre qualcosa di unico o non riesce a comunicare chiaramente il suo valore aggiunto, i consumatori non avranno motivo di preferirlo rispetto ad altri.

Una brand identity poco chiara e distintiva può portare nel dimenticatoio un brand prima ancora che nasca. 

Ricorda anche che, oltre a essere riconoscibile, una marca deve far sì che anche il pubblico si riconosca in essa, dunque non puoi trascurare i valori che stanno alla base di tutto ciò che fai.

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Inganno del marchio

Capita a tutti di usare qualche piccolo trucchetto, anche ai brand più famosi. Questo aspetto non è di per sé totalmente negativo, anzi, può aiutare a rendere la proposta ancora più accattivante.

Attenzione, tuttavia, a basare tutto sull’inganno, su qualcosa che non corrisponde al reale. Il tuo pubblico è più attento di quello che pensi e si accorgerà molto presto del trucco. Perderai così clienti e immagine.

Basati sui tuoi valori e sulla tua vera identità, cercando di non snaturarti anche quando ti ritrovi a usare qualche escamotage. Tieni a mente che devi restare fedele a ciò che hai dichiarato di essere e di fare.

Brand paranoia e brand megalomania

Qui siamo agli antipodi. Ci troviamo in due posizioni nettamente opposte ma che portano allo stesso risultato: l’insuccesso del brand.

Da un lato, infatti, il brand ha l’ansia di essere osservato e copiato dalla concorrenza e vive con terrore la presenza dei competitor.

Dall’altra, invece, il brand si sente forte e inarrivabile, credendo di poter conquistare tutto e fare tutto… anche il passo più lungo della gamba.

Inefficacia della strategia di marketing

Il primo passo per non commettere errori con il marketing è uno studio approfondito e una pianificazione accurata.

Nella fase successiva è richiesta un’esecuzione impeccabile. Anche la strategia di marketing più programmata al mondo può fallire se non viene sviluppata correttamente. Questo può includere:

  • tempistiche inadeguate
  • canali di comunicazione non idonei
  • messaggi non coerenti o poco efficaci.

Inoltre, non va dimenticato che anche il miglior marketing non può salvare un brand se i suoi prodotti o servizi non soddisfano le aspettative dei consumatori. Una qualità inconsistente o bassa può rapidamente erodere la base clienti di un’azienda.

Un ultimo punto, che in qualche modo lega tutti i precedenti, ed è cruciale per allontanare il fallimento, è la reputazione del brand. Eventi negativi come scandali, controversie o cattive recensioni possono danneggiare la percezione pubblica e la fiducia nel brand, intaccando tutto ciò che di buono è stato fatto.

6 falsi miti sul fallimento dei brand

Ti sembra strano parlare di falsi miti in questa circostanza? E invece sono presenti anche in questo campo.

Esistono, infatti, diversi falsi miti che possono influenzare in modo negativo le decisioni aziendali, portando un brand proprio al fallimento. 

Intraprendere un viaggio imprenditoriale è emozionante e pieno di opportunità, ma occhio a non restare incastrato in queste trappole.

1. Un buon prodotto si vende da solo

Questo aspetto è falso due volte. L’idea che un buon prodotto si venda da solo è un mito pericoloso. Sia perché non è affatto vero che basta avere una buona idea o un buon prodotto perché abbia successo, sia perché anche i migliori prodotti necessitano di strategie di marketing efficaci per essere notati.

Il successo di un prodotto, infatti, è dato da diversi fattori, tra cui il costo, l’utilità, l’aspetto e anche il marketing. Investire in una campagna di marketing ben progettata e continua è essenziale per mantenere alta la visibilità e l’interesse nei confronti del brand.

2. Il prezzo più basso vince sempre

Molte aziende credono che abbassare i prezzi sia la chiave per attrarre clienti. Tuttavia, competere solo sul prezzo può erodere i margini di profitto e svalutare il brand. 

Focalizzati piuttosto sulla creazione di valore aggiunto, come un servizio clienti eccellente o caratteristiche uniche, così da avere una strategia più efficace a lungo termine.

3. Solo il pubblico decreta il successo

Uno degli errori più comuni è credere che il proprio prodotto o servizio possa soddisfare tutti. Nessun prodotto è universale

Cercare di attrarre un pubblico troppo vasto può diluire il messaggio del brand e impedire di creare una connessione autentica con un target specifico. È fondamentale definire chiaramente il proprio mercato di riferimento e adattare il messaggio di conseguenza.

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4. L’innovazione non è necessaria

Nell’ambito aziendale, l’innovazione è vitale per rimanere rilevanti. Pensare di poter continuare a operare con metodi obsoleti senza aggiornamenti può portare a un rapido declino. 

Investire in ricerca e sviluppo, ascoltare i feedback dei clienti e adattarsi alle nuove tecnologie e tendenze di mercato sono azioni essenziali per la longevità del tuo brand.

5. La crescita rapida è sempre positiva

Nonostante la spinta e la carica che una crescita rapida può portare dentro un’azienda, attenzione! Un’espansione troppo veloce può portare a problemi logistici, mancanza di controllo sulla qualità e insoddisfazione dei clienti. 

È importante crescere ma è altrettanto importante farlo in modo sostenibile, assicurandosi di avere le risorse e le infrastrutture necessarie per supportare l’espansione.

6. Non serve misurare i risultati

Credere che misurare i risultati delle proprie azioni di marketing o di business non sia necessario è davvero pericoloso per un brand. Senza dati concreti, è impossibile capire cosa funziona e cosa no. 

Utilizza strumenti di analisi per monitorare le performance e prendere decisioni basate su dati concreti, solo così potrai ottimizzare le strategie aziendali e far crescere il tuo business.

Anzi, anche i tuoi competitor meritano di essere monitorati. Possono farti conoscere nuove tendenze di mercato, identificare le opportunità di differenziazione e migliorare continuamente l’offerta. 

Essere consapevoli dei movimenti dei concorrenti è cruciale per rimanere al passo. 

L’approccio per evitare il fallimento e far crescere il tuo brand, come abbiamo visto, comprende numerosi aspetti: monitorare il mercato, comprendere i clienti, mantenere una gestione finanziaria sana e innovare.

Mantenerti sempre vigile e attivo è la chiave per evitare il fallimento e tenere in salute a lungo termine il tuo brand.

Anche riconoscere e sfatare i falsi miti aziendali può fare la sua parte in questo percorso. Rimani con i piedi per terra, adattati rapidamente e prendi sempre decisioni informate.

E magari sbircia qualche caso di brand fail per mettere alla prova l’operato della tua impresa e correggere il tiro prima che sia troppo tardi.

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