Quali sono i social network più famosi in Italia?
Con un numero sempre maggiore di persone che si rivolgono a internet per comunicare, connettersi e divertirsi, non sorprende che sia la tecnologia che il marketing si siano adattati per seguire questa tendenza.
I protagonisti restano sempre loro: gli utenti. Proprio per restare al passo con le loro richieste, la tecnologia ha sviluppato negli anni sempre più piattaforme e applicazioni come i social network e il marketing ha iniziato a fare suoi questi strumenti per interagire con i consumatori.
Gli italiani sono tra gli utenti più attivi in Europa per quanto riguarda l’uso delle piattaforme digitali. Ma con così tanti strumenti a portata di mano, le aziende su quali dovrebbero fare affidamento per aumentare la notorietà, aumentare le vendite e fidelizzare i clienti?
Cerchiamo di capire quali sono i social più popolari e quali sono i loro punti di forza e di debolezza, per farne un uso consapevole nella tua strategia di marketing.
Quali sono i social network più usati dai giovani?
Se la tua attività ha un target molto giovane non puoi assolutamente ignorare le piattaforme sulle quali si intrattengono di più. Ma anche se i tuoi prodotti e servizi si rivolgono a un pubblico più adulto, tieni d’occhio le tendenze: i giovani di oggi sono gli acquirenti di domani.
In futuro potrebbero ricordarsi di te, se riesci a far notare il tuo nome già da adesso.
Quindi mettiamoci all’opera e valutiamo un po’ di dati ottenuti da un’indagine del Mornig Consult:
- 88% della generazione Z (i nati tra il 1997 e il 2012) usa YouTube, che si conferma una delle piattaforme più usate anche dagli adulti
- il 93% dei ragazzi intervistati usa YouTube, dunque la piattaforma è a prevalenza maschile, probabilmente per i contenuti legati a videogiochi, tecnologie e tutorial
- il 76% degli intervistati della generazione Z usa Instagram, con prevalenza di ragazze, in alcuni casi, tenendo ben due profili personali (uno per i conoscenti e uno per gli amici più stretti)
- il 68% usa TikTok, che raccoglie consensi soprattutto nelle fasce d’età più basse e tra gli adolescenti
- due terzi della generazione Z, ovvero il 67%, usa Snapchat, anche in questo caso la prevalenza è femminile, 70% contro 64%
- i Millennial (i nati tra il 1980 e il 1996) eleggono Instagram come loro social network preferito, pur continuando a usare Facebook (dunque la piattaforma si rivela ancora molto attiva e promettente per chi ha un pubblico in target).
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Pubblicizzare un’azienda sui social: cosa fare?
Social network: pro e contro
Ogni social è diverso dall’altro, con caratteristiche e attrattive specifiche. Questo ci porta a ragionare in due direzioni.
Da un lato possiamo affermare che avrà i suoi pro e contro; dall’altro lato, possiamo dire che risulterà più adatto per una specifica azienda e per uno specifico pubblico, anziché un’altra azienda e un altro pubblico.
Approfondiamo proprio questi due discorsi, partendo da una distinzione un po’ più ampia, rispetto agli obiettivi che ogni social ti permette di raggiungere.
Social network per fare rete
Ampliare il pubblico, interagire con i clienti, innescare confronti e alimentare interazione tra le persone che seguono il brand, ecco cosa significa fare rete.
Per loro natura i social tendono a comportarsi proprio in questo modo. Condividere e dialogare sono loro pilastri e sono anche i tuoi punti di partenza per arrivare alle persone.
Facebook, LinkedIn e Twitter sono perfette per svolgere questo compito.
Pro delle piattaforme:
- permettono l’utilizzo di strumenti di tracciamento esterni
- consentono la condivisione di foto e video
- agevolano la comunicare tra aziende e clienti, sia tramite post e commenti, sia con messaggi privati o gruppi di scambio di opinioni e condivisione di informazioni
- hanno interfaccia intuitiva e varia, coniugando parte testuale e visiva
- possono essere sperimentate diverse forme di contenuti, tra video, testi e molto altro
- si integrano al meglio nella strategia di marketing aziendale.
Contro:
- non consentono una fruizione immediata dei contenuti
- l’inserimento di link che rimandano al sito da solo non è sufficiente per far performare le pagine
- danno priorità ai contenuti pubblicati dagli utenti rispetto a quelli delle aziende.
Nella scelta di quale di queste piattaforme privilegiare, tieni conto che: Facebook permette di interagire con il cliente finale e di ottenere recensioni; LinkedIn funziona molto bene per il B2B; Twitter ha un approccio più generalista, ma che lo rende versatile e adatto a tutte le tipologie di azienda.
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Social Network interattivi
Alcuni social riescono a spingersi oltre la condivisione di contenuti, rendendo attivo e protagonista l’utente, che può sperimentare diverse attività.
Ne sono un esempio filtri, avatar, giochi, creazione di brani personali e magari anche alcuni esempi di realtà aumentata.
L’avrai intuito, sono quelle piattaforme amate in particolare dai più giovani. Un paio di esempi? TikTok e Snapchat.
Pro delle piattaforme:
- danno libero sfogo alla creatività
- premiano la creazione continua e costante di contenuti
- grandi possibilità di personalizzazione del contenuto
- perfette per un target molto giovane
- aiutano a incrementare la brand awareness grazie alla velocità con cui si diffondono i contenuti.
Contro:
- non è possibile fare a meno di un elevato standard di qualità per i contenuti multimediali e di alta frequenza di pubblicazione (almeno 1 contenuto al giorno)
- produrre contenuti può essere dispendioso, sia a livello economico che temporale
- queste app performano bene solo su cellulare.
TikTok, dal 2020, ha vissuto una crescita così grande a livello mondiale da superare i social più “classici” e consolidati. Snapchat, pur essendo sconsigliato dai più, ha in realtà una buona platea di utenti.
L’aspetto a cui bisogna davvero fare attenzione con questi social è il target. Sembra banale, ma ha senso sfruttarle solo se il proprio pubblico è giovane, magari con un’età compresa tra i 18 e i 29 anni. In caso contrario si rischia, oltre al non avere interlocutori, di risultare fuori posto, con pessime conseguenze su immagine e reputazione.
Social Network per la condivisione
Parlare di condivisione è piuttosto generico, cerchiamo quindi di fare alcuni ragionamenti sui contenuti e sulla loro tipologia. I contenuti sempre più apprezzati sono foto, video e materiali multimediali; concentriamoci, allora, proprio su di loro.
Anche in questo caso, sono soprattutto i giovanissimi a farne incetta. Ed ecco che, se il tuo target è questo, sarà attratto dai social che riservano grande spazio al contenuto visuale a scapito di quello testuale.
Instagram, YouTube e Pinterest ne sono i principali rappresentanti. Anche se è bene specificare che soprattutto Instagram sta diventando sempre di più un social rivolto all’interazione.
Pro delle piattaforme:
- molti utenti conoscono nuove aziende tramite foto e video, quindi sono perfette per fare brand awareness
- approccio visuale e immediato
- risultano molto coinvolgenti per gli utenti
- permettono l’interazione tramite tag, commenti e messaggi
- incentivano la condivisione anche da parte del pubblico
- offrono grandi opportunità per le campagne pubblicitarie
- permettono di promuovere prodotti specifici tramite link diretti
- la presenza di piattaforme dedicate a immagini e video in una strategia web aiuta a costruire autorevolezza e rilevanza del brand
- tramite i video è possibile essere formativi e informativi e mostrare le proprie competenze.
Contro:
- la creazione di questi contenuti richiede conoscenze tecniche adeguate
- è necessario investire risorse e tempo nella creazione di video e immagini
- il budget richiesto può aumentare velocemente per contenuti di qualità
- alcune piattaforme sono utilizzabili solo tramite smartphone
- bisogna lavorare sui testi affinché siano chiari ed efficaci in poche righe.
Quale piattaforma può fare al caso tuo? In generale, Instagram è ottima per piccole e grandi aziende per le quali è importante condividere immagini accattivanti e spingere i clienti a fare altrettanto. Un esempio può essere quello di un ristorante che mostra i suoi piatti; da acquolina in bocca…
YouTube è ideale per chi ha bisogno di approfondire spiegazioni e puntare sui tutorial o su uno storytelling più complesso. Un altro punto di forza è la possibilità di lavorare sulla SEO.
Infine, Pinterest può andare a braccetto con gli e-commerce. Sulla piattaforma, infatti, è possibile creare una bacheca personalizzata in cui mostrare una selezione di prodotti in vendita, linkati direttamente alle pagine del sito. In questo modo si realizza una promozione naturale dell’offerta e si incrementa il traffico verso il sito.
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Social Network per fare blogging
Abbiamo appena visto i social che danno più spazio alla parte visuale della comunicazione, ma se volessimo dare prevalenza ai testi?
Anche in questo caso puoi contare su delle piattaforme basate proprio sui contenuti testuali, a metà strada tra social e piattaforma di microblogging.
Tumblr è sicuramente il principale rappresentante della categoria, basato sulla creazione di testi relativi a specifiche tematiche, consente di parlare di sport, moda, economia o qualsiasi sia l’argomento preferito.
Alla pubblicazione del post, attraverso l’interazione degli altri utenti si innescano discussioni e condivisioni.
Pro:
- condivide testi tematici e approfonditi relativi a una specifica attività
- favorisce la conversazione e lo scambio di conoscenze e idee
- è possibile presentare servizi e prodotti, trattando tematiche specifiche
- permette l’aggiunta di link che rimandano al proprio sito
- consente di allegare anche link esterni per approfondimenti.
Contro:
- aumento dei tempi di creazione dei testi
- rischio di avere un pubblico troppo limitato, ragionando su nicchie tematiche
- reazioni negative a ciò che si scrive possono incidere sulla reputazione e sulla vita online del brand.
Se vuoi creare e partecipare a discussioni su temi particolari legati alla tua attività oppure se lavori in un settore molto di nicchia, questo potrebbe essere il tuo social.
Una piccola chicca: puoi raggiungere lo stesso risultato nel blogging anche con LinkedIn Pulse.
Dopo questa ampia panoramica sul mondo social, tu quale piattaforma inserirai nella tua strategia di marketing e comunicazione?