Come indicizzare un blog su Google?
Erano gli anni ‘90 e Bill Gates già profetizzava: se non sei su internet, non esisti. Oggi sappiamo quanto ciò sia vero.
Eppure spesso non sappiamo come renderlo reale. Per essere davvero su internet, infatti, dobbiamo fare in modo di trovarci negli elenchi di ricerca proposti dai motori di ricerca. In due parole: essere indicizzati.
Se vuoi che gli utenti ti trovino, devi essere indicizzato. Ma come assicurarsi che ciò accada? Esistono alcune tecniche che ci aiutano, vediamo quali.
4 modi per indicizzare il tuo sito su Google
Ogni motore di ricerca, prima di creare un indice di risultati, deve analizzare tutto ciò che circola nel web e catalogarlo. E lo fa in 3 passaggi:
- scansione, per l’analisi di tutti i contenuti
- indicizzazione, ovvero l’inserimento delle pagine nei risultati di ricerca
- posizionamento, cioè la visibilità del contenuto nella serp.
L’indicizzazione, dunque, permette alle tue pagine di trovarsi nell’elenco dei risultati quando un utente pone una domanda al motore di ricerca, come ad esempio su Google.
Ti suggeriamo 4 modi per assicurarti che questo passaggio sia affrontato nel modo più veloce e corretto possibile.
1. Scansione del sito web
Nella fase della scansione, le tue pagine sono analizzate da dei software appositi (crawler), che attraverso i link presenti stabiliscono la tipologia di contenuto.
Devi assicurarti che questi crawler abbiano effettivamente accesso alle pagine. Può capitare, infatti, che pur rilevando la pagina, i crawler non riescano ad accedervi. Risultato? le pagine restano escluse dall’indice dei contenuti e non vengono proposte al pubblico.
Evitare questa condizione è possibile. Controlla innanzitutto che non sia attivo il tag noindex. Se fosse attivo, infatti, Google riceverebbe il comando di non indicizzare, a discapito del tuo articolo.
2. Creazione della sitemap
Per indicizzare il tuo sito hai bisogno della sitemap. Si tratta di un file XML con le URL del sito.
Questo è il modo più diretto e veloce per comunicare a Google tutti i nuovi contenuti. L’aggiornamento del file deve essere fatto seguendo un protocollo standardizzato (http://sitemaps.org/it).
Quando è fatta correttamente, la sitemap ti garantisce il passaggio di informazioni e una maggiore velocità nell’indicizzazione.
Prima di crearla decidi:
- le pagine da scansionare
- il formato della sitemap
- se utilizzare una procedura manuale o automatica.
Infine, puoi aggiungere la sitemap al file robots.txt o inviarla a Search Console, specificando dove è localizzata.
Vuoi Saperne Di Più? Approfondisci Qui:
Quanto costa avere un blog?
3. Segnalazione dell’URL a Google Search Console
Tra i molti pregi dell’uso di Google Search Console per monitorare il tuo sito, ne abbiamo uno semplice e gratuito che vogliamo consigliarti se hai appena aggiunto nuove pagine al blog.
Senza aspettare la scansione, puoi chiedere a Google di controllare le tue pagine, velocizzando notevolmente il processo di indicizzazione.
Usa lo strumento Controllo URL per invitare, manualmente, il motore di ricerca a indicizzare il tuo nuovo articolo così da rendere il contenuto disponibile il prima possibile per i lettori.
Il sistema è davvero intuitivo:
- vai su Controllo URL
- inserisci l’URL della pagina da indicizzare
- richiedi l’indicizzazione
- Google Search Console eseguirà un test per valutare eventuali problemi legati all’URL
- se non ci sono anomalie la pagina verrà indicizzata
- se ci sono problemi ti vengono segnalati affinché tu possa risolverli e richiedere in un secondo momento l’indicizzazione.
Puoi richiedere fino a 500 indicizzazioni al mese, oppure, se vuoi scansionare tutti gli URL delle pagine linkate in quella principale, fino a 10 al mese.
4. Rank Math
Il tuo sito è su WordPress? Rank Math è uno dei migliori plugin per l’indicizzazione.
Il plugin ti guida passo passo nelle operazioni principali:
- collegamento a Google Search Console
- configurazione della sitemap
- richiesta dell’indicizzazione.
Pochi semplici passaggi per favorire l’indicizzazione del tuo sito.
Tecniche di SEO copywriting
Le tue pagine sono indicizzate, questo significa che il motore di ricerca sa che esistono e di cosa parlano. Adesso devi fare in modo che le proponga agli utenti. Come? Con la SEO e con il copywriting.
In altre parole devi elaborare dei contenuti che piacciano a Google e al lettore. Quindi unire le tecniche della SEO per migliore il posizionamento e le tecniche del copywriting per affascinare il lettore.
Vediamo insieme quali strategie puoi mettere in atto.
Ricerca delle query dei tuoi utenti
Parti sempre dal cliente. Questo perché scriverai il tuo blog per dargli le risposte che sta cercando. Quindi chiediti: quali sono le domande che pone al motore di ricerca?
Le query sono proprio le richieste che gli utenti fanno a Google.
È importante capire sia le tematiche su cui si concentrano di più che l’intento con cui viene fatta la ricerca. In questo modo sei sicuro di fornire un contenuto che soddisfi i bisogni del pubblico.
Analizza le query rispetto alle quali desideri posizionarti e i risultati di ricerca relativi per capire di cosa si parla e sviluppare la tua strategia.
Vuoi Saperne Di Più? Approfondisci Qui:
Quanto costa avere un blog?
Scelta e uso delle parole chiave
In base alla tematica che vuoi trattare, devi individuare le parole chiave per cui vuoi posizionarti.
Scelte queste parole, però, al contrario di ciò che accadeva alcuni anni fa, non puoi ripeterle quante più volte possibile. Il testo non sarà apprezzato né in ottica SEO, né dal lettore.
Lavora piuttosto su parole chiave a coda lunga, che vanno a specificare meglio la tua keyword, su sinonimi, altre parole chiave correlate a quelli principali. Insomma, amplia il lessico in modo che resti semanticamente coerente.
Inoltre, fai attenzione ai punti in cui collochi queste parole. Ci sono delle posizioni strategiche che ti favoriscono agli occhi di Google:
- titoli
- sottotitoli
- meta description
- testo alt dell’immagine.
Con questi accorgimenti puoi rendere la lettura non ripetitiva e il contenuto più autorevole per Google.
Scrittura dei titoli
In ottica di SEO copywriting i titoli hanno un duplice compito davvero essenziale: da un lato devono essere funzionali per l’ottimizzazione, dall’altro devono essere accattivanti per il lettore.
Un titolo per essere efficace deve:
- essere breve e chiaro
- strutturato su una frase di senso compiuto
- contenere le parole chiave
- invitare a leggere
- insinuare il dubbio o svelare soluzioni e benefici.
In base al pubblico potrai scegliere le leve su cui puntare per avere l’effetto desiderato.
Creazione di contenuti di qualità
Google è sempre più attento a fornire contenuti di qualità, ed ecco perché controlla elementi come: l’obiettivo della pagina, la completezza del contenuto e l’autorevolezza dell’autore.
Partendo dal presupposto che la qualità del contenuto passa soprattutto dalla correttezza delle informazioni e dalla conoscenza della tematica, ecco qualche spunto per fare SEO copywriting al meglio:
- tratta l’argomento in modo completo e approfondito
- usa correttamente grammatica e sintassi
- struttura il testo usando titoli e sottotitoli (H2, H3, H4…)
- scrivi paragrafi brevi e coerenti con il titolo o sottotitolo
- prediligi un linguaggio semplice e comprensibile da tutti.
Lunghezza e formattazione del testo
Oltre al contenuto inteso in termini di informazioni utili e veritiere, anche la lunghezza del testo e la formattazione possono incidere sulla qualità del tuo testo.
Quanto deve essere lungo un testo? Tutto dipende dal tipo di query. E anche dal settore in cui scrivi.
Ciò significa che non esiste un numero fisso di parole ottimale in ottica SEO. Un testo informativo sarà probabilmente più lungo e articolato di una sales page.
Certo non puoi limitarti a un paio di paragrafi che non sarebbero sufficienti al motore di ricerca per capire di cosa si sta parlando. Pensa, quindi di concentrarti sul dare le risposte nel modo più completo e puntuale possibile.
Altro approccio, invece, per la formattazione. Qui puoi seguire qualche regola che renderà più appetibile il tuo testo per Google:
- sfrutta elenchi puntati e numerati
- inserisci tabelle
- aggiungi immagini e infografiche
- rimanda a video o altri contenuti multimediali
- usa grassetto e corsivo – senza mai esagerare.
Vuoi Saperne Di Più? Approfondisci Qui:
Quanto costa avere un blog?
Inserimento di link interni e link esterni
Un’altra interessante tecnica di SEO copywriting riguarda i link e quindi la possibilità di legare il proprio contenuto ad altri articoli, a pagine interne del sito o a pagine esterne.
Qual è l’obiettivo? Fornire approfondimenti ai lettori, mostrare a Google che si è attivi e si hanno diversi contenuti accessibili e migliorare il posizionamento.
Aggiungi, dunque, nel tuo testo:
- link interni verso pagine del tuo sito (articoli del blog, pagina servizi, landing page con materiale scaricabile)
- link esterni verso pagine di altri siti o blog (esperti del settore, approfondimenti tecnici, rimando alle fonti e altri contenuti autorevoli e di qualità).
I link interni ti aiuteranno a far girare l’utente tra le tue pagine e ad aumentare la sua permanenza sul tuo sito. Inoltre saranno una vera guida per condurre il lettore verso il contenuto che desideri.
Mentre i link esterni, se inseriti in modo coerente rispetto alla tematica, ti aiutano a costruire la tua autorevolezza, soprattutto agli occhi di Google, che a parità di contenuto privilegia i testi in cui sono presenti link di questo tipo.
Se vuoi che gli utenti di trovino devi essere indicizzato, piacere a Google ed essere proposto nell’elenco dei risultati di ricerca.
Tutte le tecniche che abbiamo appena visto ti aiutano proprio in questo, a farti scoprire dai motori di ricerca e dal lettore. Non ti resta che iniziare a scrivere!