9 Trend SEO 2022
Ogni giorno Google risponde alle nostre domande. Circa 3,5 miliardi di query vengono processate e associate a una serie di risposte che il motore di ricerca reputa pertinenti. In questo elenco, la serp, troviamo le nostre risposte.
Allo stesso tempo, però, possiamo essere noi la risposta, con i prodotti e servizi proposti dal nostro brand.
Se nel primo caso avere una scelta nei risultati ci fa piacere, nel secondo, ogni alternativa porta l’utente verso un competitor. L’obiettivo diventa, come sempre, essere i primi nella serp.
Insomma, anche nel 2022 abbiamo bisogno della SEO.
Per avere successo, però, non basta applicare quello che già sappiamo. Dobbiamo tener conto delle nuove tendenze e dei nuovi parametri che tanto piacciono a Google.
Quali sono i 9 trend SEO 2022?
1. Siti web mobile e responsive
Mobile first. Ti ricordi quando l’hai sentito per la prima volta? Era il 2018 e da allora questo fattore di ranking non ci ha più abbandonato.
Oggi l’87% degli utenti usa i cellulari per navigare nel web ed entro pochi anni (la stima è per il 2025) si prevede che il 73% delle persone accederanno a internet solo tramite dispositivi mobile.
Anche se l’indicizzazione da parte di Google avviene sempre a partire dalla versione desktop del tuo sito, è necessario rafforzare la versione mobile.
Dunque, per migliorare la tua posizione sulla serp, ricorda di:
- avere lo stesso contenuto principale sia su desktop che su mobile
- strutturare le pagine seguendo tale contenuto principale
- ridurre il tempo di caricamento delle pagine
- garantire una navigazione semplice e funzionale.
2. Parole chiave e ricerche semantiche
La SEO evolve. Le parole chiave sulle quali abbiamo lavorato per anni non bastano più. Oggi Google chiede altro: la ricerca semantica diventa il focus.
Non ci sono più le keyword sotto la lente d’ingrandimento, Google controlla e analizza tutto il contesto di ricerca dell’utente. Ovvero cerca di comprendere l’intento generale della richiesta.
In ottica SEO ciò si traduce con la necessità di fornire quante più informazioni possibili, oltre le parole chiave primarie e secondarie, per aiutare Google a capire se il nostro contenuto è pertinente rispetto alla query.
Ecco, quindi, qualche spunto:
- scegli le parole chiave in modo che siano più vicine al parlato e specifiche
- utilizza sia gli articoli del blog che le FAQ per proporre i tuoi contenuti
- organizza i testi con titoli che siano il più vicini possibile alle query.
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3. Contenuti colloquiali e informali
Come abbiamo detto, per un buon posizionamento, le parole chiave non bastano. Si continua a lavorare su contenuti di qualità, secondo l’ottica EAT, seguita da anni.
Quello che cambia è l’impostazione dei contenuti, meno formale e sempre più orientata a un approccio colloquiale.
L’idea è di avvicinarsi quanto più possibile a una conversazione con gli utenti. Per farlo devi conoscere:
- le persone con cui parli, ovvero le tue buyer personas
- il loro percorso di acquisto, ovvero il customer journey
- i canali che prediligono per la fruizione dei contenuti.
Questi elementi, infatti, ti aiutano a individuare quali sono gli interessi, le curiosità e anche i problemi del tuo pubblico, fornendo interessanti spunti per i tuoi contenuti. Non trascurare anche la possibilità di capire meglio quando intercettarli per proporre proprio ciò di cui hanno bisogno.
Nella pratica potremmo parlare di un ritorno alle FAQ. Tale tipologia di contenuto, assieme a pillole video dal taglio pratico, saranno protagoniste indiscusse del 2022.
4. Immagini curate e accattivanti
Sono belle, accattivanti e suggestive. Le immagini non rispondono solo a un’esigenza estetica, ma sono uno strumento per comunicare con il pubblico. Ti aiutano a raccontare i prodotti, le loro caratteristiche e la qualità, in pochissimi secondi.
Nel tempo, sempre più persone si affidano alle immagini quando hanno bisogno di trovare un prodotto specifico. Pensa che il 10% del traffico deriva proprio dalla ricerca per immagini su Google.
Procedure come la scansione di oggetti da Google Lens sono ormai all’ordine del giorno. Gli utenti amano questo approccio perché hanno la possibilità sia di conoscere tutte le caratteristiche del prodotto in questione, sia di accedere subito alla pagina di acquisto.
Quindi dedica la cura necessaria alle tue immagini, pensando anche alla SEO, senza dimenticare testo alternativo e parole chiave.
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5. Punta sul video marketing
Una strategia video non può più mancare nel tuo piano editoriale. Lo abbiamo sperimentato nel corso degli anni: le persone sono sempre più legate a contenuti video. Quanto più brevi e pratici sono, tanto meglio è.
Se fino a oggi hai temporeggiato, adesso non puoi più farne a meno. Pensa che trovi oltre un miliardo di utenti solo su YouTube.
La tendenza è quindi confermata anche per il 2022. I video ti aiuteranno non solo a migliorare il tuo posizionamento nella serp, ma anche agli occhi del pubblico, mostrando la tua utilità e autorevolezza.
Anche in questo caso, attenzione alle parole chiave che scegli per i tuoi video. Cura l’ottimizzazione del tuo canale tramite nome, descrizione e informazioni utili. Sono tutti elementi che ti aiuteranno a essere presente nella sezione video della ricerca Google.
6. Intelligenza artificiale
Le ricerche che facciamo in rete saranno sempre più performanti e ci aiuteranno a vivere un’esperienza di qualità. Come? Grazie all’intelligenza artificiale.
Nel 2022, i motori di ricerca useranno ancora di più questo strumento e per noi c’è un doppio vantaggio:
- esaminare una quantità di dati sempre più grande. Si prevede, infatti, un aumento esponenziale delle interazioni tra utenti e web che sarebbe impossibile gestire senza il supporto tecnologico. In questo modo sarà possibile conoscere sempre più nel profondo il pubblico.
- agire in tempo reale. Riuscirai a intercettare l’utente con la tua proposta proprio quando ti sta cercando e così potrai proporre in tempo reale i tuoi servizi.
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7. Ricerche vocali in aumento
Dall’introduzione della ricerca vocale ne è stata fatta di strada. E il processo non ha intenzione di arrestarsi.
Per il 2022 si prevede:
- 55% di famiglie avranno uno smart speaker
- aumento di 35 volte della frequenza di ricerca vocale rispetto al 2016
- 58% delle persone useranno abitualmente la ricerca vocale.
Insomma, la ricerca vocale promette di diventare lo strumento principale per trovare informazioni, prodotti e servizi sul web.
Restare al passo significa lavorare anche sulla SEO. In particolare sarà necessario:
- usare più frasi lunghe
- prediligere un vocabolario vicino al parlato
- conoscere le query più frequenti di ogni settore
- garantire la velocità di caricamento per essere inclusa nei risultati della ricerca vocale
- curare i backlink e la mappatura del sito per favorire una risposta alla ricerca vocale.
8. User experience di alto livello
L’esperienza di acquisto quasi sempre inizia già quando si cerca il prodotto o servizio. Cerchiamo ciò di cui abbiamo bisogno, troviamo siti web e iniziamo a navigare. Se in questa fase qualcosa va storto, passiamo al prossimo sito.
Risultato: se la nostra esperienza online non è soddisfacente siamo pronti a passare a un altro brand.
Vale anche per il tuo pubblico. Ecco perché devi garantire una user experience ottimale già dal primo contatto con il tuo brand.
Oltre all’impatto diretto sulle persone, anche Google terrà conto dell’esperienza dell’utente sulle tue pagine, controllando elementi come:
- tempo di caricamento della tua pagina
- reindirizzamenti presenti
- lunghezza delle pagine
- posizionamento dei pulsanti
- modalità di visualizzazione dei contenuti dinamici
- presenza di pop-up
- certificato HTTPS valido.
La verifica di questi fattori vale sia per la versione desktop che mobile. Quindi assicurati che il tuo sito sia ordinato e intuitivo per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile.
9. Pay Per Click (PPC) e Google Ads
Cosa c’entra il PPC quando si parla di SEO e posizionamento organico? Il tempo in cui si sceglieva una via anziché l’altra è passato. È più che assodato che i due approcci devono lavorare in sinergia.
Condivisione di obiettivi, dati e risultati tra le due parti sono necessari per pianificare in modo efficace le azioni. Ma anche per dare risposte mirate al pubblico in ogni fase del customer journey.
Ecco perché la SEO deve sostenere anche le campagne PPC, fornendo informazioni utili sulle abitudine, sulle preferenze e sulle scelte delle persone a cui vuoi rivolgerti.
Un vero aiuto per finalizzare tutti i tuoi sforzi, anche economici.
La SEO, nel 2022, continua a essere un lavoro tanto minuzioso quanto prezioso. Tenere conto delle tendenze e delle buone pratiche indirizza la riuscita dei tuoi progetti. Insieme al marketing, insieme alla pubblicità, la SEO completa la tua strategia per far arrivare in alto la tua azienda su Google.