Come scrivere per il web: gli errori da evitare
Se vi sentite persi o impreparati ogni volta che dovete scrivere qualcosa su internet, questo è l’articolo che fa per voi. Dovreste leggerlo anche se scrivete (troppo) a cuor leggero, senza porvi domande che possono fare la differenza. Probabilmente fate errori piuttosto comuni che compromettono l’efficacia dei vostri testi. Per migliorarli, e conquistare i vostri lettori online, vi basterà mettere in pratica una serie di semplici regole.
1. Scrivere subito… che cosa?
NO all’ordine rigido introduzione-svolgimento-conclusione.
SÌ alle informazioni più importanti in cima alla pagina.
Scrivete subito il nocciolo della questione, mettete in primo piano il messaggio principale del testo. Pensate ai lettori del vostro blog: chi legge su internet va di fretta, guarda le foto quando hanno soggetti forti, è attratto dai titoli – spesso le prime due o tre parole sono le uniche ad essere lette. Non state scrivendo un tema scolastico, ma un testo che dice tutto già nel titolo, sottotitolo, abstract e incipit.
2. Aiutare chi legge
NO ai muri soffocanti di parole.
SÌ ai paragrafi separati dagli spazi.
Non abbiate paura degli spazi bianchi sulla pagina, anzi usateli per raggiungere il vostro obiettivo: favorire la leggibilità del testo. Gli spazi sono come le pause nella conversazione e aiutano i lettori a riprendere fiato. Suddividete i pensieri in paragrafi di senso compiuto affinché siano comprensibili e completi anche senza il resto dell’articolo, isolate le informazioni per dargli maggiore visibilità. E non solo, una maggior leggibilità dei contenuti aiuta indirettamente il posizionamento del sito in ottica SEO.
3. Scrivere liste
NO agli elenchi scritti a caso.
SÌ alle voci ragionate e simmetriche.
Scrivete liste ed elenchi per facilitare la lettura dei vostri testi. Aiutate i lettori a trovare subito ciò che cercano, schematizzate i contenuti al loro posto, spezzate la monotonia visiva della pagina web. Scegliete l’elenco numerato quando volete indicare passi ordinati da seguire; optate per il puntato negli altri casi. E ricordate che le voci dell’elenco dovrebbero avere la stessa struttura sintattica e lunghezza.
P.S. trovate questi e moltissimi altri consigli nel libro Lavoro, dunque scrivo! di Luisa Carrada.
4. Evidenziare ciò che conta
NO ai testi piatti e monotoni.
SÌ ai font declinati nei diversi stili.
Giocate (bene) con gli strumenti di editing che avete a disposizione. Evidenziate le parole chiave del vostro testo con il grassetto, cercando di non esagerare – troppi grassetti, infatti, rischiano di disorientare. Scrivete in corsivo i titoli e le parole tecniche o straniere; usate il sottolineato soltanto per segnalare un link. Colori diversi? Solo se volete emozionare o persuadere.
5. Scegliere le parole giuste
NO ai gerghi inutili e forzati.
SÌ alle parole concrete di tutti i giorni.
Semplificate, semplificate, semplificate. Scrivete come parlate, o quasi. Usate un linguaggio semplice e chiaro, scrivete con il vocabolario di chi legge. È il vocabolario italiano fondamentale, che secondo il linguista Tullio De Mauro contiene 1991 parole, le più usate in assoluto nella nostra lingua. Importantissimo: se scrivete per un’azienda, riproducete il suo tone of voice usando le parole giuste. Inserite termini stranieri solo quando non ci sono i corrispettivi italiani.
6. Far “pulsare” i testi
NO ai fiumi di sostantivi.
SÌ ai verbi attivi.
Se per spiegare un concetto vi capita di dover scegliere tra un sostantivo o un verbo, usate il secondo. I sostantivi hanno il difetto di rendere le frasi statiche e pesanti; i verbi al contrario indicano un’azione e donano al testo dinamicità e vividezza. Soprattutto sul web i verbi hanno lo straordinario potere di spingere gli utenti a fare qualcosa, ad esempio mandare una mail o finalizzare un acquisto (call to action).