13 Marzo 2025

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Brand awareness: i passaggi essenziali

Dall’analisi del brand allo sviluppo del marketing, strategico e operativo, per sviluppare la brand awareness.

Il tuo pubblico di riferimento conosce davvero il tuo brand? Non si tratta di una domanda tendenziosa, ma di un dubbio più che legittimo che dovresti porti. Senza questa consapevolezza da parte delle persone, o brand awareness, infatti, sarà difficile per la tua azienda arrivare al successo.

La brand awareness va costruita passo passo, concentrandosi su strategie chiave come la creazione di un’identità visiva accattivante, lo sviluppo di una presenza coerente sui social media e l’implementazione di campagne pubblicitarie mirate. 

Insomma, passa tutto da due passaggi: l’essenza del brand e il marketing.

Ricorda che ogni interazione con il cliente offre un’opportunità di rafforzare la tua immagine e creare un’impressione duratura. Allora mettiamoci all’opera e cerchiamo di capire come fare brand awareness in modo efficace.

Analisi del brand: il primo passo per costruire la brand awareness

L’analisi di un brand è un processo fondamentale per comprenderne i punti di forza, le debolezze e le opportunità di crescita. E, ovviamente, chi sei.

Tutto quello che scoprirai durante questa analisi ti servirà per gettare le basi della comunicazione e del marketing, che tra poco vedremo nel dettaglio; prima, però, partiamo con gli step fondamentali per una buona analisi del brand.

1. Definizione di identità e valori

Il “cuore” che guida ogni aspetto delle operazioni, dai servizi alla comunicazione, è proprio l’identità del brand. Qual è la mission? E i valori? Cosa rende il brand diverso da tutti i competitor? Ecco, fatti queste domande per individuare gli elementi fondamentali che devono riflettersi in tutte le attività aziendali.

Lavora anche sui valori, ovvero su quegli aspetti che fanno da pilastro alla tuo brand, che guidano le scelte e i comportamenti in ogni settore e in ogni circostanza. E che, in ultima analisi garantiscono coerenza e riconoscibilità, quando correttamente declinati.

2. Analisi della percezione esterna

Per rispondere alla domanda che ci siamo fatti all’inizio, hai bisogno di raccogliere dati, rivolgendoti ai diretti interessati, ovvero alle persone in target. 

Come fare? Puoi sfruttare diverse alternative per capire come il tuo brand è visto dall’esterno

Una prima opzione, quasi immediata, è lo studio dei social media; in base a commenti e interazioni degli utenti puoi capire come è recepito il brand dai consumatori. 

Per un’analisi più approfondita, inoltre, puoi fare survey o focus group con i tuoi clienti, magari concentrandoti sulle loro aspettative e sul modo in cui vengono soddisfatte.

3. Identificazione di competitor e posizionamento

Individuare la concorrenza e passare al setaccio le sue mosse è un passaggio da non trascurare. Conoscere i competitor e come si comportano sul mercato, infatti, ti permette di cogliere opportunità di differenziazione.

Puoi capire dove il tuo brand si colloca nel mercato rispetto a loro e usare questa consapevolezza per studiare le tue strategie ad hoc.

4. Esplorazione del target di riferimento

Il tuo brand deve risuonare profondamente con il pubblico di riferimento. Quindi definisci chiaramente le caratteristiche principali dei tuoi clienti ideali.

Puoi lavorare sullo sviluppo di profili completi e articolati (buyer personas) che ti diano informazioni utili su elementi come:

  • età, luogo di residenza, interessi
  • bisogni specifici che il tuo prodotto/servizio soddisfa
  • emozioni e aspirazioni legate all’interazione con il tuo brand.

Avere queste informazioni a portata di mano ti aiuterà a costruire una comunicazione mirata ed efficace per il target.

5. Analisi dei touchpoint

Ogni punto di contatto tra il cliente e l’azienda contribuisce alla percezione generale. I touchpoint sono proprio i momenti e le situazioni in cui le persone hanno la possibilità di avere un’interazione con il brand.

Il sito, i social, le pubblicità, ad esempio, sono tutti punti di contatto ed è bene assicurarsi che il tono di voce e il messaggio siano in linea con ciò che rappresenta il brand.

Controlla, quindi, che sia tutto coerente con la brand identity e abbastanza differenziante per emergere rispetto alla concorrenza.

6. Misurazione dei risultati

Infine, utilizza dati chiari per misurare l’efficacia della tua strategia. Monitora, ad esempio, elementi come:

  • la soddisfazione del cliente
  • l’interazione sui social
  • KPI chiave (come aumento delle vendite o crescita della brand awareness).

Un’analisi regolare consente al tuo brand di adattarsi a cambiamenti del mercato, rispondendo alle nuove esigenze dei clienti e alle evoluzioni della concorrenza.

Adesso che hai affrontato tutti i passaggi, tieni presente che effettuare con successo un’analisi completa di un brand significa mettere in luce la sua vera essenza, costruendo un ponte tra l’identità aziendale e la percezione del pubblico

Chiediti sempre se ogni elemento, dal prodotto al messaggio, riflette in modo autentico i valori fondamentali e soddisfa le aspettative dei clienti.

Marketing strategico e operativo

Passiamo, adesso, al secondo elemento essenziale alla base della brand awareness, ovvero il marketing. Come sicuramente sai, infatti, questa disciplina gioca un ruolo chiave nell’aumentare la consapevolezza del marchio e nel differenziarlo dalla concorrenza. 

Possiamo parlare di 2 categorie principali: 

  1. il marketing strategico, che si concentra sulla pianificazione a lungo termine e sull’analisi di mercato per comprendere le esigenze dei clienti e posizionare l’azienda in modo competitivo
  2. il marketing operativo, che traduce le strategie individuate in azioni concrete come campagne pubblicitarie, promozioni e distribuzione. 

Entrambi gli aspetti lavorano in sinergia per garantire risultati tangibili e duraturi, consolidando la presenza sul mercato e raggiungendo gli obiettivi aziendali. Vediamoli nel dettaglio.

Marketing strategico: da dove partire?

Per sviluppare una strategia di marketing che massimizzi l’impatto e ottimizzi i risultati, devi lavorare su aspetti come: la definizione degli obiettivi, l’analisi del target e quella dei competitor.

In questa fase preliminare sei piuttosto avvantaggiato, dato che, come abbiamo appena visto, hai già studiato il tuo pubblico e la concorrenza. Certo, è anche un’occasione per approfondire ancora di più, ad esempio dedicandoti alle problematiche dell’audience e ai bisogni specifici che il tuo prodotto o servizio può risolvere.

Soffermiamoci un attimo sugli obiettivi: devi identificate ciò che desideri ottenere in modo chiaro e misurabile. Utilizzate la metodologia SMART (che ti guida a individuare obiettivi Specifici, Misurabili, Attuabili, Rilevanti, Tempificati) è un’ottima idea per rendere i tuo obiettivi più concreti.

Come sviluppare il marketing strategico per la brand awareness?

Superato lo step iniziale, in cui tracci il quadro della situazione, è il momento di dedicarti ad attività più specifiche:

  • la selezione dei giusti canali di comunicazione, in base al pubblico e agli obiettivi, ad esempio la scelta delle piattaforme social, l’impostazione dell’email marketing o la struttura di un blog in chiave seo;
  • creazione di un piano dettagliato per i contenuti, in modo che tutto ciò che pubblichi sia accattivante e ben pianificato è essenziale, valuta la possibilità di realizzare casi studio, preparare contenuti interattivi e sfruttare call to action; strutturare un calendario editoriale ti permetterà di mantenere una pubblicazione coerente
  • ottimizzazione delle strategie, dopo un accurato monitoraggio. Anche in questo caso, analizzare ciò che funziona e ciò che non lo fa, aiuta ad adattate continuamente la strategia per renderla più efficace.

Una strategia di marketing ben strutturata ti consente sia di connetterti con il pubblico giusto sia di crescere in modo sostenibile

Cos’è il marketing operativo e come funziona?

Mentre il marketing strategico si occupa di cosa dovrebbe essere fatto, il marketing operativo si concentra su come le strategie devono essere implementate

Il marketing operativo, infatti, rappresenta l’insieme di tutte le attività pratiche e tattiche che trasformano le strategie di marketing in azioni concrete e misurabili. È il lato “pratico” della strategia, dove piani dettagliati vengono eseguiti per raggiungere obiettivi specifici.

Uno dei passaggi cruciali è quello dello sviluppo del tuo messaggio, ciò che vuoi arrivi al pubblico: lavora in modo da sviluppare un messaggio di valore unico, che evidenzi il tuo valore differenziale.

“Perché un cliente dovrebbe scegliermi?”. Partire da questo quesito può darti degli ottimi spunti per impostare il tuo messaggio.

Quali sono i principali strumenti per il marketing operativo?

Piattaforme e strumenti sono essenziali per tracciare le attività e migliorare l’efficienza. Questi strumenti, infatti, offrono insight preziosi per ottimizzare le campagne in tempo reale.

Ecco alcuni attrezzi di cui hai bisogno: piattaforme come Google Ads e Facebook possono aiutarti nella creazione di campagne pubblicitarie efficaci; EngageBay o Active Campaign sono crm che ti consentono di inviare newsletter, creare funnel e automatizzare gli invii per migliorare il rapporto con i clienti e aumentare la conversione; Google Analitycs e Ubersuggest ti accompagnano nella ricerca delle parole chiave e nel monitoraggio delle tematiche in trend.

Infine, non dimenticare che uno degli strumenti più preziosi è la tua proposta, quindi pensa di strutturare anche delle promozioni oppure offerte speciali configurate per attrarre nuovi clienti e stimolare i clienti esistenti ad acquistare di più. 

Analisi del brand, marketing strategico e marketing operativo costruiscono gli anelli di una catena strutturata per trasformare le idee in risultati tangibili

La conoscenza del tuo brand e del contesto insieme a un piano dettagliato e un’attuazione accurata fanno la differenza per la tua azienda, affinché emerga anche in un mercato competitivo.