Blog personale o blog aziendale?
Se stai cercando di farti conoscere da più persone, affermarti come leader del settore o semplicemente vuoi condividere i tuoi pensieri e le tue competenze con il tuo pubblico, hai bisogno del blog.
Blog personale o aziendale? È questo il dilemma.
Entrambi presentano vantaggi e svantaggi, la comprensione delle differenze ti aiuterà a prendere una decisione consapevole e adatta ai tuoi obiettivi.
Analizziamo, quindi, cosa distingue questi due tipi di blog, come ciascuno di essi può essere più efficace per te e la tua attività e gli step per il loro lancio.
Perché e come creare un blog personale?
Hai una passione o un’idea che ti piacerebbe condividere con il mondo? Avviare un blog personale è uno dei modi migliori per farlo.
Che si tratti di consigli di moda, di carriera, di storie di viaggio o di qualsiasi altra cosa, può essere incredibilmente gratificante scrivere delle proprie esperienze e condividere delle competenze, magari riuscendo anche a ispirare e aiutare gli altri.
Ma da dove si comincia quando si tratta di scrivere e progettare un blog?
Cerchiamo di capire, prima di tutto, perché è importante aprire un blog personale, poi potremo concentrarci su come può essere facile avviare il tuo blog in tempi rapidi.
Cos’è un blog?
Avrai probabilmente già sentito definire il blog come un diario da aggiornare per condividere punti di vista, oppure come una raccolta di testi per informare e aiutare il lettore in qualche attività o, ancora, un insieme di pagine web su una precisa tematica.
È vero, il blog è un po’ tutto questo.
Che si tratti della propria vita, che si scriva di un problema della società, il blog è uno strumento potente per entrare in contatto con le persone e creare un dialogo significativo.
Serio o informale, personale o aziendale, un blog ha sempre due importantissimi vantaggi: raggiungere un gran numero di persone ed esprimere competenze e mostrare le proprie idee.
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Quanto costa avere un blog?
Perché aprire un blog? I vantaggi
A proposito di vantaggi, non possiamo fermarci ai due aspetti appena visti; il ventaglio di benefici è decisamente più ampio.
Un brand dovrebbe investire nella gestione di un blog per almeno 8 buone ragioni:
- brand engagement, puoi coinvolgere e suscitare l’interesse del pubblico verso la tua attività,
- brand awareness, il blog ti aiuta ad aumentare la visibilità e a consolidare l’immagine rispetto alla tua audience di riferimento,
- brand reputation, i tuoi articoli contribuiscono a costruire e consolidare l’autorevolezza del brand e la reputazione agli occhi delle persone,
- migliora il tuo posizionamento nella serp, aumentando il traffico di qualità al sito, ovvero portando sulle tue pagine persone davvero interessate a ciò che proponi,
- è uno strumento di vendita indiretto, raggiunti i tuoi potenziali clienti, i contenuti del blog ti aiutano a costruire una relazione diretta con loro, creare una community e fidelizzare i clienti,
- è uno strumento di vendita diretto, ti aiuta a guidare e indirizzare l’utente all’acquisto grazie alle risposte pertinenti alle loro domande e alla proposta di soluzioni; puoi infatti proporre i tuoi servizi e prodotti proprio come risorsa per le loro esigenze,
- attiva il passaparola, portando altre persone sulle tue pagine e agendo in maniera positiva su immagine e vendite
- contribuisce a raccogliere dati sul pubblico, utili per impostare la comunicazione futura, correggere eventuali imprecisioni e impostare campagne pubblicitarie.
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Creare un blog personale: i passaggi
Prima abbiamo detto che aprire un tuo blog personale può essere facile; è davvero così? Per farlo devi affrontare alcuni passaggi, tecnici e creativi, vediamo quali.
- Tematica. Lo step principale è definire il tema del tuo blog. Di cosa parlerai? Quali argomenti vuoi trattare? Concentrarti su un settore specifico ti aiuta a intercettare il pubblico che desideri e mantenere viva l’attenzione di pubblicazione in pubblicazione.
- Nome. Decidere come chiamare il blog è importante per distinguersi da altri blogger e trasmettere unicità. Puoi liberare la fantasia e optare per nomi particolari e creativi, oppure far già capire il contenuto del blog. Anche il tuo nome, può essere un’opzione.
- Dominio. Strettamente legato al nome, verifica che per quello che hai scelto esista un dominio libero. Questo approccio ti permetterà di essere coerente e facilitare alle persone la tua ricerca. Un consiglio: è preferibile acquistare il dominio, per garantirti un uso totale ed esclusivo.
- Piattaforma. Hai bisogno di un posto in cui creare e pubblicare i tuoi contenuti. La piattaforma di blogging più nota è di certo WordPress, intuitiva e semplice anche per i principianti.
- Hosting. Hai bisogno anche di uno spazio virtuale che ospiti tutti i tuoi contenuti, quindi dell’hosting. Esistono diversi servizi web di questo tipo, scegli quello che può essere più vantaggioso per le tue esigenze, anche di budget.
- Grafica. I tuoi articoli, oltre al valore e alla qualità dei testi, hanno bisogno anche di essere presentati in modo coerente e accattivante. Tieni presente che la grafica accompagna e valorizza il contenuto, quindi scegli un aspetto grafico distintivo sì, ma che aiuti la lettura.
- Tono di voce. Buttarsi nella scrittura a capofitto non è una buona idea; prima di iniziare, imposta il tono di voce, ovvero il modo in cui ti porrai verso il lettore (forma, informale, ironico, professionale…). Di conseguenza, lessico e stile di lettura andranno ad allinearsi. Una raccomandazione: scegli un ToV che ti rispecchi e che puoi effettivamente portare avanti in ogni articolo e nel tempo.
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Come creare un blog aziendale: i passaggi
La creazione del blog aziendale può intimidire; in realtà non si discosta molto da quanto abbiamo visto per il blog personale.
Quindi, niente paura. Anche in questo caso dovrai considerare gli stessi elementi che abbiamo appena visto, ma con qualche sfumatura.
A livello tecnico, trattandosi di una situazione aziendale, è molto probabile che tu abbia già costruito un sito web. Quindi ecco una buona notizia: puoi saltare tutti i passaggi relativi a dominio, hosting e piattaforma. Ti basterà, infatti, creare una pagina aggiuntiva nel sito e dedicarla al blog.
Facilitazioni in arrivo anche per grafica e tono di voce: ti basterà allineare tutto alla stile e alla comunicazione che stai già adottando sul sito e offline.
Anche per il nome, non hai la necessità di fare delle valutazioni. Nome e logo saranno quelli aziendali e le persone sapranno già chi sta parlando.
A proposito, chi sta parlando? Questo è un aspetto davvero cruciale, devi capire come gestire la produzione dei testi.
Nulla toglie che possa essere comunque tu a redigere gli articoli, in caso contrario, devi valutare eventuali partner o persone da coinvolgere, in modo che tutte le parti interessate siano allineate.
Infine, puoi stabilire alcune metriche per monitorare i progressi del tuo blog aziendale.
Quali sono le differenze tra blog personale e blog aziendale?
Ogni tipologia ha i suoi vantaggi e svantaggi e, soprattutto, può adattarsi meglio a specifiche esigenze. Per aiutarti a fare questa scelta, importante per la tua presenza online, esploriamo le differenze tra blog personale e blog aziendale.
L’obiettivo e lo scopo del blog
Un blog personale consente soprattutto di condividere punti di vista e magari aneddoti.
Al contrario, un blog aziendale è spesso legato a obiettivi strategici dell’azienda. Può essere usato per promuovere prodotti e servizi, mostrare le risorse e la struttura aziendale oppure far conoscere di più il brand. In ogni caso è un ottimo strumento per rafforzare l’immagine aziendale.
Il linguaggio
Nel blog personale sei tu, di tuo pugno, a creare i testi. Questo fa sì che il tono di voce e il linguaggio siano meno “studiati a tavolino” e più spontanei, freschi e leggeri.
Per gli articoli di un blog aziendale, invece, spesso è coinvolto un professionista. Tov e lessico sono accuratamente definiti in modo da far emergere il carattere e la personalità di tutto il brand. Le sfumature possono essere tantissime, proprio in virtù dei diversi tipi di brand.
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L’ottimizzazione
In un blog personale, spesso, tutta la fase e l’accuratezza necessari per la SEO possono essere ridotti e affrontati marginalmente.
Al contrario, per un blog aziendale, i contenuti saranno strutturati basandosi proprio si ricerche SEO e parole chiave.
I contenuti
Su un blog personale puoi decidere di essere meno rigoroso e formativo per lasciare maggiore spazio alle esperienze e alla sfera emotiva.
In un blog aziendale, invece, è preferibile scegliere il settore in cui si opera e mettere in campo tutte le conoscenze e le competenze utili per aiutare il lettore.
L’organizzazione
Nel caso di blog personale, puoi gestire – quasi – tutto da solo. Ciò non è vero per un blog aziendale: avrai bisogno di collaboratori esterni o di personale di riferimento interno all’azienda con le competenze e il tempo necessari per far crescere il blog.
Insomma, hai due belle alternative di fronte. Tutto dipende dallo scopo del tuo blog e dalle tue esigenze pratiche. Hai già un’idea su cosa sceglierai?