Consumatore moderno e marketing
Qualità e prezzo di un prodotto, fino ad alcuni anni fa, sono rimasti i pilastri indiscussi su cui si basava la scelta d’acquisto.
Oggi, grazie al processo delle tecnologie e ai cambiamenti nella comunicazione, i processi prima di una spesa sono più complessi e si basano su diversi fattori.
Processi d’acquisto che sembravano futuristici sono diventati la normalità, influenzando il comportamento dei consumatori.
Nuovi bisogni dei consumatori: 5(+5) tendenze
Il prodotto da solo non basta. Le persone, infatti, hanno preso l’abitudine di guardare anche il contorno, a ragionare nell’ottica globale del marchio.
Informazioni in tempo reale, soluzioni rapide a eventuali problemi, velocità della consegna e l’assistenza post vendita sono diventati elementi fondamentali che si affiancano alla qualità e al prezzo.
Insomma, il nuovo consumatore ha nuove esigenze da soddisfare. Nel report Distilled della Diageo, vengono raggruppati proprio i nuovi trend in fatto di soddisfazione del cliente. Si tratta di tendenze molto interessanti per capire come parlare con il tuo pubblico.
Ecco di cosa si tratta:
- Neoedonismo. Cambia il concetto di lusso, spostandosi nella gioia delle piccole cose, nel presente e nell’interazione con gli altri.
- Sostenibilità e responsabilità sociale. Le persone sono sempre più consapevoli sull’impatto delle scelte su ambiente e società e cercano brand attivi in tal senso.
- Cura di sé. Prendersi cura di se stessi diventa prioritario per ognuno, con l’obiettivo di trovare equilibrio e soddisfazione stabile nel tempo.
- Esperienze di acquisto immersive. Attenzione crescente sull’uso di realtà virtuale e aumentata per simulare utilizzo di prodotti e vivere in modo immersivo gli acquisti.
- Appartenenza collettiva. Attenzione alla formazione di nicchie che condividono interessi, valori e bisogni, poiché i consumatori cercano sempre più spazi in cui incontrarsi e confrontarsi.
Per avere un quadro completo dei bisogni dei consumatori, a quanto abbiamo appena visto, dobbiamo aggiungere altre 5 tendenze:
- crescita dell’m-commerce (Mobile Commerce), ovvero la gestione delle spese attraverso l’uso di dispositivi
- integrazione dei canali di vendita
- esperienza di acquisto personalizzata
- versatilità nei pagamenti digitali
- consegna lo stesso giorno nel caso di acquisti online.
Identikit del consumatore nel 2024
È vero, le tendenze che abbiamo appena visto ci dicono che i consumatori sono estremamente rivolti al digitale e acquistano molto online. Tuttavia, non si dimenticano del tutto dei negozi fisici.
Tenendo conto che spesso le due tipologie non si escludono ma si affiancano, vediamo nel dettaglio come si comportano questi due tipi di consumatore.
Identikit del consumatore digitale
Anche in questo caso possiamo avvalerci di dati concreti, che ci aiutano a descrivere chi sono e come si comportano gli acquirenti oggi.
In particolare è lo studio Ecommerce at Hand, realizzato da Ipsos, Stirpe e BigCommerce, su un campione tra i 18 e i 75 anni che fanno acquisti online almeno una volta al mese, a darci delle linee guida:
- il 32% dei consumatori italiani effettua acquisti digitali una volta a settimana
- i settori in cui si acquista di più sono salute e bellezza (43%), abbigliamento (41%), libri e media (34%), elettronica e tecnologia (31%), food (26%) e articoli per animali domestici (25%)
- il 66% compra direttamente dagli shop online del brand, il 64% sfrutta piattaforme come Amazon e eBay, il 10% si affida al social commerce
- il 39% desidera ricevere più informazioni e consigli possibili prima di effettuare una spesa
- la personalizzazione si conferma essenziale, con il 20% degli intervistati che apprezza i suggerimenti su misura riguardo ai prodotti
- il 19% dei consumatori chiede maggiori dettagli da parte dei brand su sostenibilità ed etica
- il 15% delle persone è interessato all’uso di realtà aumentata prima di un acquisto
- la trasparenza da parte dei marchi è imprescindibile, il 30% degli individui desidera avere informazioni chiare sull’uso dei propri dati personali.
Una lista di dati davvero interessanti, se pensi che, studiandola rispetto ai tuoi obiettivi di marketing, puoi sfruttarli per stimolare il coinvolgimento degli utenti, stringere nuove connessioni e fidelizzare la clientela.
Il Value Hacker: il consumatore e l’intelligenza artificiale
Chi è il Value Hacker? È una nuova figura di consumatore, legata al contesto iper-digitalizzazione e all’incertezza economica; due elementi molto attuali.
Parliamo, dunque, di un “cacciatore di valore”, ma cosa significa davvero? Per rispondere abbiamo bisogno, ancora una volta dei dati. Ci affidiamo al rapporto Top Global Consumer Trends 2024 stilato da Euromonitor International
Tra i dati più rilevanti dei report, soffermiamoci su questi:
- già nel 2023 il 72% dei consumatori ha utilizzato la tecnologia per fare compere
- il 42% afferma che userebbe gli assistenti vocali per avere informazioni personalizzate sugli acquisti
- 3 consumatori su 4 è preoccupato per l’aumento dei prezzi.
È evidente, dunque, come lo sviluppo delle tecnologie è destinato a farsi ancora più strada nel mondo degli acquisti; così come si rileva una particolare attenzione al costo, mettendo il risparmio tra le priorità attuali e future delle persone.
In pratica sono proprio i due elementi che caratterizzano il nostro consumatore attuale, ovvero il “cacciatore di valore”.
Si tratta di un consumatore attento, che non rinuncia alla qualità ma cerca di massimizzare la spesa. Un atteggiamento adottato nel quotidiano dal value hacker.
Questo approccio è molto interessante per ogni azienda, che può pianificare una strategia di marketing che tenga conto di sconti, offerte, promozioni e premi per raccogliere l’attenzione del pubblico e rendere i clienti sempre più fedeli.
Il consumatore e i negozi reali
Le tendenze e le novità sui consumi che abbiamo appena visto sono ricaduti, per forza di cose, anche sulle compere nei negozi fisici e nei centri commerciali.
Dunque, anche queste strutture si sono dovute adattare ai cambiamenti avvenuti. Ma questo non significa che abbia perso del tutto terreno rispetto agli e-commerce e simili.
Non dimentichiamo, infatti, che le persone si approcciano agli acquisti in modo molto consapevole e pratico, se vogliamo.
Anche coloro che preferiscono i negozi, hanno un atteggiamento che passa dall’informazione alla personalizzazione e infine alla prova. Sì, perché una sua caratteristica è quella di voler testare il prodotto ed ecco anche perché predilige il negozio reale all’online.
Possiamo dire che si tratta di un consumatore che:
- tiene conto delle recensioni e delle opinioni e a sua volta ama recensire e condividere l’esperienza con il prodotto o servizio
- è attento all’autenticità dei marchi, anche per ciò che riguarda il modo di comunicare e di proporre i suoi prodotti
- se individua il brand che lo soddisfa davvero, tende a ripetere lì i suoi acquisti anche nel futuro
- pone attenzione anche alle relazioni, all’interazione umana e al momento di confronto che si crea quando si acquista in negozio.
Tutte queste considerazioni stanno portando i brand a gestire in modo differente la comunicazione e i negozi fisici.
Molti di loro si sono focalizzati sulla personalizzazione, a partire dai messaggi pubblicitari, sulla customer experience, proponendo anche percorsi d’acquisto multimediali, altri ancora alla presenza sia in fase di acquisto, con consigli mirati, sia dopo la vendita, magari per raccogliere pareri.
L’idea di fondo è di andare oltre a ciò di cui si ha bisogno e puntare i riflettori su ciò che per il pubblico è desiderabile.
Adattamento: è questa la parola che deve guidare e ispirare le aziende e i brand in un panorama che si muove veloce.
Infatti, è necessario riconoscere i cambiamenti e rispondere in modo adeguato e tempestivo per restare sempre al fianco del cliente.
Con consumatori esigenti e informati, la chiave del successo è un approccio centrato sul cliente; lo ripetiamo: esperienze di acquisto personalizzate, sostenibili e coinvolgenti.
Ma attenzione anche a strizzare l’occhio alle ultime tecnologie, per mantenere un legame costante con l’innovazione, così da restare competitivi e muoversi verso la migliore direzione possibile nella promozione e nella vendita.